PhD Franco Furlani

Assegnista di ricerca L240/10 in Scienza e Tecnologia dei Materiali 

SC:09/D1; SSD:ING-IND/22

Tel. XXXXXXXXXX
email: franco.furlani@uniud.it

ORCID ID: https://orcid.org/0000-0001-5986-1727

Scopus Author ID: 57194655956

 

CV breve

Franco Furlani ha conseguito la Laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche nel 2016 e il Dottorato di Ricerca in Nanotecnologie nel 2020 presso l'Università degli Studi di Trieste lavorando su applicazioni nanotecnologiche e biomediche di diversi costrutti a base di polisaccaridi (nanoparticelle, coacervati e idrogeli) per applicazioni nel rilascio controllato di farmaci e medicina rigenerativa. Inoltre, ha valutato l'interazione tra biomateriali e diversi tipi di cellule (ad esempio cellule staminali e condrociti), in particolare durante la sua esperienza a FNUSA-ICRC, St. Anne's University Hospital, Brno (Repubblica Ceca). Alla fine del 2019 si è trasferito presso il Centro Nazionale Ricerche Italiane di Faenza come assegnista di ricerca, dove il suo lavoro si è concentrato principalmente sulla sintesi e caratterizzazione di idrogeli, scaffold e nanoparticelle per applicazioni nella medicina rigenerativa. Nel luglio 2022 è entrato a far parte del gruppo di Scienze e Tecnologie dei Materiali e Metallurgia dell'Università degli Studi di Udine. Opera nell'ambito di una collaborazione multidisciplinare tra il Dipartimento di Ingegneria e Architettura del Politecnico e il Dipartimento di Medicina. Il suo lavoro è principalmente focalizzato sullo sviluppo e la caratterizzazione di biomateriali destinati alla rigenerazione ossea e alla sostituzione ossea. Questi biomateriali sono principalmente bioceramiche (idrossiapatite dopata con diversi ioni), polimeri e loro combinazioni, che vengono depositati su impianti a base metallica. Vengono considerate la caratterizzazione fisico-chimica e la caratterizzazione biologica dei biomateriali. I risultati della sua ricerca sono stati pubblicati su prestigiose riviste internazionali peer-reviewed, e in particolare su riviste riguardanti materiali per applicazioni biomediche, nonché comunicati a conferenze internazionali. È inoltre co-inventore di un brevetto depositato presso l'Ufficio Brevetti Europeo. I risultati complessivi della sua ricerca sono stati riconosciuti dal premio “Salvatore Venuta”, assegnato dalla Accademia di Gagliato delle Nanoscieze nel luglio 2017. Inoltre, ha ricevuto il premio Benito Casu dalla Società Italiana di Chimica nel 2020 e il premio Julia Polak dalla Società Europea dei Biomateriali nel 2022.

Tematiche di ricerca

  • Sviluppo e caratterizzazione chimico-fisica di biomateriali in forma di micro-nanoparticelle (idrossiapatite con all'interno diversi ioni ed in combinazione con polimeri) da utilizzare come sostituto osseo o per promuovere la rigenerazione ossea.
  • Sviluppo di rivestimenti multifunzionali per leghe metalliche (principalmente di titanio) per promuovere una buona integrazione con l’osso preesistente e di evitare infezioni batteriche.
  • Valutazione dell'interazione tra i biomateriali ottenuti e cellule dell'osso e ceppi batterici di riferimento.
  • Stampa 3D di biomateriali contenenti cellule come sostituti ossei e modelli per lo studio di meccanismi rigenerativi.